Come è noto il Dl. n. 79 del 16 marzo 1999  (decreto  Bersani) in recepimento degli orientamenti comunitari ha avviato la liberalizzazione del mercato. Tale decreto, che recepiva ufficialmente le indicazioni della direttiva comunitaria del 1996 volta alla creazione del Mercato Unico dell’energia in Europa, ha portato ad una graduale liberalizzazione delle attività di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica. Dal luglio 2007 il mercato dell’energia in Italia è liberalizzato, ogni fornitore cioè può decidere di entrare sul mercato in qualsiasi momento e gli utenti possono liberamente decidere a quale fornitore rivolgersi.

Un emendamento alla manovra fiscale approvato recentemente prevede un maxi rinvio per la fine del mercato tutelato dell’energia al 1° gennaio 2022. Stando a quanto dichiarato dal MISE, dietro il possibile rinvio ci sarebbe la mancanza di una reale consapevolezza da parte dei clienti che, al momento, non renderebbe possibile un’uscita immediata dal regime di maggior tutela entro il 2020, per questo motivo si ipotizza un’uscita a scadenze frazionate

Oggi i clienti domestici hanno ancora la possibilità di scegliere tra mercato tutelato, con tariffe interamente definite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), e mercato libero, in cui il prezzo di luce e gas è definito dal Regolatore solo per quel che riguarda i costi di trasporto, distribuzione e oneri di sistema, mentre è scelto dal fornitore per quel che riguarda la componente energia. Chi è cliente del mercato tutelato ha ancora tempo per scegliere un fornitore di energia nel mercato libero, dal momento che il servizio di maggior tutela è destinato a sparire.